Acquisti online in crescita, sfiorano i 20 miliardi. E-commerce editoria +17%

Redazione ott 20, 2016
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Nel 2016 l'e-commerce fa segnare un +18% rispetto al 2015, per un giro d’affari che sfiora i 20 miliardi di euro, suddivisi tra prodotti (9 mld) e servizi (10,6 mld). Il settore dell'editoria contribuisce al risultato con 687 milioni di euro, registrando un +16% sull'anno passato grazie agli acquisti di libri (anche scolastici) prevalentemente dalle grandi Dot Com.

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Sono questi i dati presentati lo scorso 18 ottobre dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno intitolato “eCommerce B2c in Italia: esame di maturità per l'offerta”.

Nonostante il contributo importante dei settori emergenti (Food & Grocery, Arredamento e home living, Beauty, Giocattoli), nemmeno nel 2016 l'Italia riesce a recuperare terreno rispetto ai principali mercati stranieri comparabili al suo (UK, Francia e Germania), dove l’e-commerce raggiunge penetrazioni da due a quattro volte superiori.

Gli acquisti da mobile

Quello che cresce incontestabilmente è il valore degli acquisti da mobile, che con 3,3 miliardi registrano una crescita del 63% rispetto al 2015. Sulla scia del successo di eventi come il Black Friday o il Cyber Monday, a trainare gli acquisti online sono le flash sales, cioè le vendite lampo di due-tre giorni con sconti del 40-70% che, basandosi sul "cogli l'attimo", si prestano particolarmente ad essere concluse su smartphone e tablet.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

“In questo scenario, l’offerta è chiamata a un esame di maturità. Servono capacità di investimento e di innovazione per rendere sempre più semplice e appagante l’esperienza di acquisto, pazienza (intesa come consapevolezza di non poter essere profittevoli da subito), e coraggio (ossia credere con determinazione di potercela fare). Le Dot Com hanno percorso questa strada e continuano a crescere più delle imprese tradizionali", ha affermato Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. "Gli operatori tradizionali, dal canto loro, hanno fatto finalmente il primo passo e devono ora giocare la partita fino in fondo, provando a innovare e facendo contemporaneamente leva sugli asset che li contraddistinguono: base clienti significativa, patrimonio informativo sulle loro abitudini di acquisto, punti vendita sul territorio, e conoscenza estremamente approfondita del mercato e dei prodotti”, ha concluso Perego.

“Il 2016 è stato l’anno più importante per l’e-commerce, durante il quale si sono affermati nuovi modelli di business guidati dal concetto del cross. Cross border, cross canalità e cross device: sono questi i nuovi termini del commercio elettronico, che raccontano l’evoluzione a partire dai nuovi modi di comportamento degli shopper”, ha affermato Roberto Liscia, Presidente Netcomm.

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