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  • Ho aperto il mio primo profilo social nel 2007 su Myspace.com, pochi mesi dopo ho creato il mio account su Facebook e Twitter, dodici anni fa.

    All’epoca bastava un semplice testo per generare delle interazioni con il mio pubblico di riferimento, pochi caratteri, spesso senza immagini, una foto in media un post ogni dieci, un link qua e là e arrivava traffico al proprio sito internet.

    Oggi replicare con la stessa facilità gli stessi risultati è impossibile: cos’è cambiato?

    Tutto: dalla diffusione capillare degli smartphone, ad una presenza diffusa sui social network della maggioranza degli italiani, ben il 92%.

    L’approccio professionale

    Per catturare l’attenzione, conquistare pochi secondi dell’attenzione di un pubblico così vasto c’è una competizione molto agguerrita: in questi casi un approccio professionale ai social network è un elemento chiave che può fare la differenza e contribuire al successo della propria comunicazione online.

    Un approccio professionale prevede almeno un’attenzione particolare a quattro aspetti:

    • Individuazione di un target specifico di utenti a cui rivolgersi
    • Definizione di un concetto chiaro ed essenziale da raccontare, declinare e sostenere
    • Costruzione di un piano editoriale e pianificazione dei relativi contenuti per almeno 3/6 mesi
    • Monitoraggio e ottimizzazione della propria comunicazione sulla base dei risultati raggiunti

    Vediamo questi quattro punti uno ad uno.

    Individuazione di un target specifico di utenti a cui rivolgersi

    Sarebbe bello immaginare che l’ultimo libro scritto sia un bestseller che tutti devono comprare e leggere, ma non è così che funziona.

    L’approccio corretto è individuare una prima nicchia di lettori da intercettare e con cui interagire e poi saranno loro stessi a co-creare insieme altri contenuti e a propagarne i messaggi ai loro contatti.

    Definizione di un concetto chiaro ed essenziale da raccontare, declinare e sostenere

    È importante riuscire ad esprimere il concetto alla base della propria strategia di comunicazione in massimo dieci parole: se ne servono di più significa che il concetto non è ancora "asciugato" nella sua essenza e bisogna lavorarci ancora, togliere, cambiare, trasformare.

    Il passo successivo è trasformarlo in una sorta di slogan di tre parole massimo, pronte per essere trasformare in un hastag che diventa la firma di ogni post.

    Costruzione di un piano editoriale e pianificazione dei relativi contenuti per almeno 3/6 mesi

    Sui social network la costanza paga: una frequenza di creazione di contenuti che ha una sua cadenza aiuta gli utenti a trovarvi e aiuta i social network a darvi la giusta visibilità al momento giusto.

    Una giusta coerenza nella pianificazione dà un senso di struttura, di contenuti pensati e studiati, pianificati e arricchiti da contenuti multimediali (foto, video, podcast, link) che li rendono contenuti preziosi.

    Monitoraggio e ottimizzazione della propria comunicazione sulla base dei risultati raggiunti

    Qualsiasi azione sui social network deve essere monitorata per valutarne l’efficacia e gli effetti: c’è un momento di auto analisi importante in cui si confronta l’idea del risultato che si voleva ottenere con un messaggio con la dura e cruda realtà dei numeri che il singolo contenuto ha generato.

    È importante questa fase per determinare un piano d’azione correttivo, se i risultati non sono quelli sperati, migliorativo se, una volta conseguito l’obiettivo prefissato, si vuole osare di più.

    L’appuntamento a Bookcity

    Volete saperne di più su ognuno di questi punti, capire come agire in modo efficace sui social network?

    Vi aspetto domenica 17 novembre alle 15:30 al Teatro Franco Parenti di Milano, dove parlerò proprio dei "Quattro step verso un uso professionale dei social", uno degli appuntamenti chiave di Bookcity nell’ambito del ciclo di incontri "Lavorare in editoria".